L’Eremo di Santa Caterina del Sasso Ballaro è un monastero arroccato su una parete di roccia a strapiombo sulla sponda orientale del Lago Maggiore. La costruzione dell’Eremo vedrebbe le sue origini nel XII secolo ad opera di Alberto Besozzi, mercante e usuraio che scampato a un naufragio avrebbe fatto voto a Santa Caterina d’Alessandria di ritirarsi per il resto della sua vita in preghiera e solitudine. In quel posto avrebbe così costruito una cappella che risiede ancora oggi sul fondo della chiesa, dove si trova anche il suo corpo oggi beato. Il complesso monastico sorse nel XIV secolo e venne retto da diversi ordini ecclesiastici.
Da sottolineare è il miracolo di inizio Settecento dove cinque enormi massi precipitarono sulla chiesa, rimanendo impigliati nella volta di una cappella, senza causare gravi danni e rimanendo lì sospesi fino al 1910.
Dal 1914 è considerato monumento nazionale e dopo essere passato di proprietà dell’Amministrazione provinciale di Varese, nel 1970, iniziarono consistenti restauri ed opere di consolidamento che consentirono la sua riapertura negli anni ’80.