Stresa, famosa cittadina sulle rive del Lago Maggiore, è situata a 200 metri s.l.m. nella Provincia del Verbano Cusio Ossola (VB) e ha una popolazione di circa 5.000 abitanti. Località di fama internazionale Stresa viene anche detta la "Perla del Lago Maggiore". La sua posizione favorevole, alle pendici del Mottarone e difronte al Golfo Borromeo, golfo che prende il nome dalle omonime Isole Borromee: Isola Bella, Isola Pescatori e Isola Madre, le quali considerate una delle principali mete turistiche d’Italia, richiamano per la loro seduzione milioni di persone in tutta la regione da tutte le parti del Mondo. Le Isole Borromee con i loro palazzi e giardini costituiscono una visione cromatica indimenticabile per tutti gli amanti della storia e della natura. Per raggiungerle, il punto d’imbarco è in Piazza Marconi “Imbarcadero”, comodo parcheggio situato di fronte alla chiesa dedicata a SS Ambrogio e Theodulo e agli hotel, dove la nostra società “Navigazione Isole Borromee” ha l’imbarco principale e avrà il piacere di accompagnarvi. Stresa grazie al suo lungolago, è luogo ideale per un’affascinante e gradevole passeggiata, ove tra piante di rododendri, palme, ortensie e camelie, potrete vedere Hotel in stile liberty con giardini a lago e concedervi un momento di relax senza rinunciare al panorama prendendo un aperitivo o uno snack nelle strutture che lo fiancheggiano. Se volete approfondire la vostra cultura, non mancate di visitare il Centro Internazionale di Studi Rosminiani nella settecentesca ex Villa Ducale ove Antonio Rosmini vi trascorse gli ultimi cinque anni di vita. All’interno troverete la Biblioteca che è attualmente composta da circa 100.000 volumi e 300 periodici correnti. L’archivio, in aggiunta alla conservazione di tutto ciò che riguarda Rosmini e il mondo rosminiano, contiene documenti che interessano gran parte della vita dell’Ottocento e del Novecento italiani. Il Museo Rosminiano racconta con cimeli la vita e l’opera di Antonio Rosmini e dell’Istituto da Lui fondato.
Proseguendo sul lungolago o all’interno delle vie animate da abitanti e turisti, potrete fare shopping di ogni genere spaziando dalle grandi marche al semplice ricordo, visitare il mercato di venerdì, degustare il dolce tipico di Stresa “le Margheritine”, sorseggiare nelle enoteche famosi vini del nostro territorio e scoprire il piacere di mangiare in ristoranti situati lungo le vie o in piccole piazze in tutta tranquillità.
Stresa è luogo ideale per trascorre uno straordinario soggiorno all’insegna del relax, della cultura e dello svago, all’interno della sua cornice si svolgono durante l’anno manifestazioni di livello internazionale che attraggono turisti, celebrità e appassionati da tutto il mondo.
La città di Stresa è piccola ma non per questo meno affascinante. Lasciatevi sorprendere dalla sua atmosfera, fatta di piazze e vie brulicanti di turisti. Affacciata sul Lago Maggiore è circondata da colline con boschi verdissimi che invitano gli amanti del trekking a percorrere i sentieri dai quali si può avere una prospettiva seducente del Lago.
È Stresa in Piemonte la prima sede che aggiudicò il titolo a Miss Italia.
L'arrivo delle quaranta miss rappresentanti di tutte le regioni, venivano seguite da giornalisti, fotografi, operatori cinematografici e da curiosi, nelle loro passeggiate sul lungolago e alle Isole Borromee.
Alloggiarono per una settimana nell'ambiente escluso del Grand Hotel Des Iles Borromées e al Regina Palace. La giuria era composta da nomi famosi come il giornalista Arrigo Benedetti, i registi Vittorio De Sica e Lucchino Visconti, il pittore Carra, e poi Macario, Isa Miranda, Cesare Zavattini, e lo stesso Villani. Fotografo ufficiale della manifestazione, Alfredo Paulon.
Si aggiudicò il titolo di Miss Italia Rossana Martini e seconda classificata Silvana Pampanini.
Nel 1947 arrivarono Lucia Bosè, Gina Lollobrigida, Gianna Maria Canale e Eleonora Rossi Drago: fu l'anno d'oro del concorso di Dino Villani, Enzo e Patrizia Mirigliani.
Il concorso rimase a Stresa sino al 1949, successivamente tornò nel 1958.
Hemingway, premio Nobel per la letteratura nel 1954, era nato nel 1898 e visitò il Lago Maggiore, soprattutto Stresa, quando aveva 19 anni.
Proveniva da Milano, dov’era stato ricoverato in un ospedale causa una ferita rimediata sul fronte di guerra.
Hemingway si era fatto inviare in Europa e partecipo alla Grande Guerra, come corrispondente e reporter del giornale americano “Kansas City Star”. Un giorno, stanco di vivacchiare nelle retrovie, ottenne di guidare le ambulanze della Croce Rossa Italiana, sul fronte della prima linea del fuoco. Qui però venne ferito in modo piuttosto serio nella notte dell’8 luglio 1918 nell’ansa del Piave in località Buso Burato di Fossalta, colpito dalle schegge causate dall’esplosione di una bombarda austriaca e fu costretto al ricovero a Milano.
Il grande scrittore si innamorò dell’infermiera inglese che lo accudiva, ed insieme scapparono sul lago Maggiore proprio a Stresa, occupando una camera del già famoso Hotel Regina Palace. Era la “camera 106”, detta “presidenziale”, che da allora è riservata agli ospiti illustri, politici, grandi imprenditori, reali.
I testimoni del tempo raccontavano che Hemingway giocava spesso a biliardo nel vicino Hotel Borromées, e poi si concesse insieme all’amica anche una salita sul trenino giallo della ferrovia Stresa-Mottarone, per ammirare dalla vetta la suggestiva visione dei sette laghi. Il giovane Ernest si dilettava anche di pescare cavedani e pesci persico nelle acque pulitissime del Maggiore.Tentò anche di penetrare nella vicina Svizzera, conducendo una piccola imbarcazione con l’aiuto di un barista dell’Hotel. Ma la fuga non si concretizzò. Il motivo di quel gesto stava nel fatto che il giovane scrittore era ricercato dalle autorità militari italiane per diserzione.Hemingway tornò sul lago Maggiore nel 1948 quando firmò il libro d’onore dell’hotel Des Iles Borromés, scrivendo di suo pugno “an old client” (un vecchio cliente). Le vicende italiane hanno ispirato il primo dei suoi celebri romanzi “Addio alle armi” (A Farewell to Arms) venne pubblicato nel 1929. La storia, d’amore e di guerra, si svolge prima, durante e dopo la dodicesima battaglia dell'Isonzo. Hemingway tornò ancora in Italia e rimase incantato anche di fronte al lago d’Orta. Aveva un “debole” per i laghi e gli alberghi italiani.
Addio alle armi • Ernest Hemingway
Piero Chiara scrittore italiano della prima metà del '900.
Nel pomeriggio di un giorno d’estate del 1946 arrivavo, al timone di una grossa barca a vela, nel porto di Oggebbio, sul Lago Maggiore. L’inverna, il vento che nella buona stagione si alza ogni giorno dalla pianura lombrada e risale il lago per tutta la sua lunghezza, mi aveva sospinto, tra le dodici e le diciotto, non più in su di quel piccolo abitato lacustre, dove decisi di pernottare. Inizia così La stanza del vescovo, il romanzo che Piero Chiara scrisse nel 1976. Lui lo definì il suo unico romanzo psicologico, malinconico come il lago. Dal libro fu tratto l’omonimo film ambientato sul Lago Maggiore e diretto da Dino Risi.
La stanza del vescovo • Piero Chiara
175 g di farina 00
75 g di fecola
75 g di zucchero a velo
150 g di burro a temperatura ambiente
1/2 cucchiaino di vaniglia naturale
1 pizzico piccolo di sale
5 tuorli sodi
1 limone
zucchero a velo per spolverare