L'isola di Orta San Giulio
Tornati in piazza è giunto il momento di imbarcarsi per raggiungere l’Isola di San Giulio. La navigazione dura pochi minuti, ma avvicinarsi all’isola ha qualcosa di molto seducente, una piccola isola ricoperta di case e oggi abitata solo più da poche persone e dalle monache di clausura Mater Ecclesiae che risiedono nell’abbazia benedettina. Nell’abbazia si svolgono ricerche e studi su testi antichi e traduzioni. Vengono elaborati scritti e pubblicazioni a sussidio della Lectio divina. Dal 1984 vi si svolge un’importante attività di restauro di tessuti antichi (arredi, vesti sacre, arazzi, ecc.) che si contraddistingue non solo per la professionalità del restauro, ma anche per gli studi e le ricerche in tale campo. Vengono confezionati paramenti liturgici. La gita sull’Isola inoltre permette di scoprire la Basilica di San Giulio, la cui prima origine si può far risalire addirittura al IV secolo. Di particolare rilievo è il celeberrimo ambone (o pulpito), gioiello della scultura romanica europea. Continuando la passeggiata lungo la via del silenzio si arriva al Ristorante San Giulio, un luogo molto grazioso che possiede un giardino sul lago e anche il servizio motoscafo per i clienti, è un’ottima scelta per una cena romantica, soprattutto in estate quando si può mangiare all’aperto e osservando la luna riflessa sull’acqua.